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Escursioni
LOCALITA’
Arroccato sul promontorio del Parasio, il borgo antico di Porto Maurizio è un groviglio di strade e stradine tortuose, tutte in salita. Il nucleo medievale del borgo offre vista incomparabile sul golfo e suggestivi scorci dalle logge di Santa Chiara, poste a dirupo sul mare, al limite dell'antica cinta muraria. Accanto, l'oratorio e la casa natale di San Leonardo (ardente predicatore francescano, oggi patrono della città di Imperia) e l'oratorio di San Pietro, a facciata barocca. In stile neoclassico, invece, il duomo, dedicato a San Maurizio, maestosa costruzione, eretta tra il 1781 e il 1838, all'esterno del centro storico. Ai piedi del Parasio, gli antichi borghi della Marina e della Foce, parchi, ville e attrezzati stabilimenti balneari. Qui la macchia mediterranea trova il suo miglior "habitat" sposandosi con le richieste e le esigenze del turismo moderno e del vivere la vacanza all'aria aperta: campeggi, villaggi turistici, campi da tennis, da calcetto, bocciodromi e piscine. Il secolare sposalizio di Porto Maurizio con il mare si rinnova, ogni due anni, nel suo porto turistico con l'affermata ed attesa manifestazione internazionale delle Vele d'Epoca e trova conferma nel significativo Museo Navale del Ponente ligure, di piazza del Duomo. A Borgo Marina, il porticciolo turistico accanto ad una delle più belle e famose spiagge della Riviera, la Spiaggia d'Oro. Poco distante, all'estremità di levante di Porto Maurizio, Borgo Prino, con i suoi ristoranti tipici per gustare i sapori della cucina locale
ATTRATTIVE
Borgo marina è ricca di locali dove bere qualcosa e gelaterie che lungo la passeggiata ci invitamo a gustare un piacevole fresco momento ai sapori più vari.
A Imperia e nei dintorni ci sono molte spiagge di sabbia fine, di sassi o scogli. Si può anche bagnarsi nelle fresche polle dei torrenti che scorrono nelle valli interne.
Il museo navale uno dei più belli e completi della Liguria.
Due maneggi a circa 30 minuti dalla pensione organizzano escursioni a cavallo.
Piccoli gruppi possono prenotare escursioni veliche. La zona della «Spiaggia d’oro» di Imperia Porto Maurizio è famosa per il windsurf. Numerosi sono i campi da tennis.
Balene e delfini popolano le acque profonde davanti alla Liguria e nei mesi estivi, da Porto Maurizio, una motonave conduce in mare aperto gli amanti delle bellezze naturali.
Il whale-watching è un’emozione straordinaria.
Nelle piazze dei paesi medioevali dell’interno si svolgono in estate sagre con cibi, vini locali e musica da ballo.
Imperia si trova a poche decine di chilometri dal confine francese, e quindi è possibile effettuare delle escursioni giornaliere a Nizza, Cannes, Montecarlo ecc.
A Imperia e nei dintorni ci sono molte spiagge di sabbia fine, di sassi o scogli. Si può anche bagnarsi nelle fresche polle dei torrenti che scorrono nelle valli interne.
Il museo navale uno dei più belli e completi della Liguria.
Due maneggi a circa 30 minuti dalla pensione organizzano escursioni a cavallo.
Piccoli gruppi possono prenotare escursioni veliche. La zona della «Spiaggia d’oro» di Imperia Porto Maurizio è famosa per il windsurf. Numerosi sono i campi da tennis.
Balene e delfini popolano le acque profonde davanti alla Liguria e nei mesi estivi, da Porto Maurizio, una motonave conduce in mare aperto gli amanti delle bellezze naturali.
Il whale-watching è un’emozione straordinaria.
Nelle piazze dei paesi medioevali dell’interno si svolgono in estate sagre con cibi, vini locali e musica da ballo.
Imperia si trova a poche decine di chilometri dal confine francese, e quindi è possibile effettuare delle escursioni giornaliere a Nizza, Cannes, Montecarlo ecc.
ESCURSIONI
Dalla stazione di Imperia/Porto Maurizio si sale lungo Via Angelo Siffredi, convergendo in Viale Giacomo Matteotti che, in direzione ponente, si abbandona dopo un centinaio di metri per Via Felice Cascione (dx) e Via San Maurizio (sx). Giunti in Piazza del Duomo la quinta è dominata dalla facciata neoclassica della Cattedrale, tanto imponente e smisurata – rispetto all’abitato circostante che degrada al mare – dall’essere facilmente riconoscibile anche da lontano. La Collegiata di San Maurizio, uno degli edifi ci religiosi più imponenti della Liguria, se non il più grande, venne eretta tra il 1781 e il 1838; pertanto l’articolazione spaziale e volumetrica dell’interno è soprattutto barocca, a pianta centrale. Sempre in Piazza del Duomo si affaccia un palazzo ottocentesco che ospita il Museo Navale Internazionale, in attesa della definitiva collocazione nelle palazzine dei Docks e Deposito Franco della banchina del porto di Porto Maurizio; nell’attuale sede del Museo (Tel. 0183.651541), si contano 14 sezioni dedicate a ogni aspetto della vita sul mare, dalla Cartografia alla Cantieristica, dalla Strumentazione alla Modellistica, dalla Navigazione a Vela a quella a Vapore, oltre alla più grande Biblioteca storico-tecnica marittima d’Italia (in allestimento), con oltre 115000 volumi a disposizione di studiosi, studenti, ricercatori, storici e appassionati.
Dalla piazza ci si avvia nel centro storico, lasciandosi guidare dall’istinto e dagli effimeri spazi di vicoli stretti tra case, palazzi, chiese e oratori. Volendo intraprendere un percorso circolare, o quasi, si può prendere la strada che si porta in alto, alla destra del Duomo (Via Porta Nuova) per poi immettersi in Via Domenico Acquarone (dx), stretta tra alti palazzi dai portali in pietra nera, fino a un esiguo spiazzo da dove si dipanano diverse viuzze: a sinistra un tipico carruggio coperto (Via Zara) sbuca in Via Achille Vianelli, sulla destra invece si stacca Via San Leonardo, coinvolta nel seguito dell’itinerario urbano; al centro Salita Chiesa Vecchia che permette di raggiungere una piazzetta a quota superiore, dove si trova il Palazzo Guarnieri e il quattrocentesco Palazzo Lercari-Pagliari, caratterizzato da una loggia medievale ad archi gotici. Salendo ancora per Via Pagliari s’incontrano i ruderi dell’originaria Chiesa di San Maurizio e Piazza Chiesa Vecchia, suggestivo balcone panoramico sul mare. Traversata Piazza Parasio, sulla quale parano alcune interessanti facciate, si percorre una viuzza che scende, tramite scalette, nel punto dove Via S. Leonardo segue a Via Achille Vianelli; si osservi il sottostante Oratorio di San Leonardo, del 1612, con un ricco interno.
Scendendo ora lungo Salita S. Pietro si giunge a uno slargo aperto sul mare: a destra si osserva la facciata barocca dell’Oratorio di San Pietro, non prima però di aver girato a sinistra per godere degli incantevoli scorci sul golfo, offerti dalle alte arcate (con effetti chiaroscurali) del bellissimo loggiato del Convento di Santa Chiara, risalente al XV secolo. Sovrastando l’antica cinta muraria si torna all’Oratorio di San Pietro, il più antico edificio religioso della città, e si percorre uno dei tanti vicoli stretti e scoscesi (Via del Monastero), che caratterizzano fortemente il tessuto abitato del Parasio. Grazie a Via Carlo Botta, si ritorna su Via S. Leonardo. Allineati sul lato a valle della strada, dedicata al Santo al quale si deve l’istituzione della Via Crucis, si affacciano residenze del ‘600 e ‘700, un tempo dimora di illustri famiglie, come Palazzo Marini, P. Acquarone, P. Gastaldi-Lavagna, P. Littardi e Bensa. Via S. Leonardo, dominata sul lato a monte dalla cerchia muraria, si ricongiunge allo slargo incontrato inizialmente: a questo punto si percorre il carruggio di Via Zara e, oltrepassate le volte medioevali, ci s’immette su Via Fossi, portandosi alle spalle del Duomo (Via Cantone). Oltre Via Elia Benza si percorre nuovamente Via San Maurizio e, incrociata Via Felice Cascione, si attraversa un viale dove si fronteggiano filari di palme (Via Venti Settembre), fino a scendere lungo Salita della SS. Annunziata (dx). A questo punto si ritorna alla stazione grazie a Via Angelo Siffredi.
Dalla piazza ci si avvia nel centro storico, lasciandosi guidare dall’istinto e dagli effimeri spazi di vicoli stretti tra case, palazzi, chiese e oratori. Volendo intraprendere un percorso circolare, o quasi, si può prendere la strada che si porta in alto, alla destra del Duomo (Via Porta Nuova) per poi immettersi in Via Domenico Acquarone (dx), stretta tra alti palazzi dai portali in pietra nera, fino a un esiguo spiazzo da dove si dipanano diverse viuzze: a sinistra un tipico carruggio coperto (Via Zara) sbuca in Via Achille Vianelli, sulla destra invece si stacca Via San Leonardo, coinvolta nel seguito dell’itinerario urbano; al centro Salita Chiesa Vecchia che permette di raggiungere una piazzetta a quota superiore, dove si trova il Palazzo Guarnieri e il quattrocentesco Palazzo Lercari-Pagliari, caratterizzato da una loggia medievale ad archi gotici. Salendo ancora per Via Pagliari s’incontrano i ruderi dell’originaria Chiesa di San Maurizio e Piazza Chiesa Vecchia, suggestivo balcone panoramico sul mare. Traversata Piazza Parasio, sulla quale parano alcune interessanti facciate, si percorre una viuzza che scende, tramite scalette, nel punto dove Via S. Leonardo segue a Via Achille Vianelli; si osservi il sottostante Oratorio di San Leonardo, del 1612, con un ricco interno.
Scendendo ora lungo Salita S. Pietro si giunge a uno slargo aperto sul mare: a destra si osserva la facciata barocca dell’Oratorio di San Pietro, non prima però di aver girato a sinistra per godere degli incantevoli scorci sul golfo, offerti dalle alte arcate (con effetti chiaroscurali) del bellissimo loggiato del Convento di Santa Chiara, risalente al XV secolo. Sovrastando l’antica cinta muraria si torna all’Oratorio di San Pietro, il più antico edificio religioso della città, e si percorre uno dei tanti vicoli stretti e scoscesi (Via del Monastero), che caratterizzano fortemente il tessuto abitato del Parasio. Grazie a Via Carlo Botta, si ritorna su Via S. Leonardo. Allineati sul lato a valle della strada, dedicata al Santo al quale si deve l’istituzione della Via Crucis, si affacciano residenze del ‘600 e ‘700, un tempo dimora di illustri famiglie, come Palazzo Marini, P. Acquarone, P. Gastaldi-Lavagna, P. Littardi e Bensa. Via S. Leonardo, dominata sul lato a monte dalla cerchia muraria, si ricongiunge allo slargo incontrato inizialmente: a questo punto si percorre il carruggio di Via Zara e, oltrepassate le volte medioevali, ci s’immette su Via Fossi, portandosi alle spalle del Duomo (Via Cantone). Oltre Via Elia Benza si percorre nuovamente Via San Maurizio e, incrociata Via Felice Cascione, si attraversa un viale dove si fronteggiano filari di palme (Via Venti Settembre), fino a scendere lungo Salita della SS. Annunziata (dx). A questo punto si ritorna alla stazione grazie a Via Angelo Siffredi.